Il termine “Carnevale” deriva dal latino carnem ossia “levare” che letteralmente significa “togliere la carne” e fa riferimento all’ultimo banchetto prima del periodo di digiuno della Quaresima. Durante questo periodo di festa, tutto era concesso: le persone si lasciavano andare a peccati della carne e della gola, a scherzi e divertimento, diventando persino qualcun altro, attraverso l’uso di maschere e travestimenti.
E cos’è oggi il Carnevale? Come si celebra nelle varie culture? Scopriamo insieme quali sono alcuni dei carnevali più strani del mondo!
1. Carnevale del Quebec
La caratteristica che lo rende davvero insolito è che tutti i festeggiamenti si tengono sulla neve o sul ghiaccio, a causa delle temperature che in quel periodo in Canada possono arrivare anche a -30C°.
Risale al 1894 quando, tra Natale e la Quaresima a causa del freddo, la popolazione cercava un modo per risollevare l’umore. La prima edizione ufficiale fu quella del 1955, quando venne istituita anche una mascotte, il Bonhomme Carnaval, un pupazzo di neve simbolo della joie de vivre.
Le strade innevate ospitano le sfilate notturne delle due Night Parades, e poi ci sono le competizioni sportive: gare in canoa, lancio delle asce, corse con le slitte trainate dai cani. E per i più temerari c’è un bagno nella neve!
Il dolce tipico è il Maple Taffy, sciroppo d’acero caldo versato sulla neve, raffreddato e fatto roteare intorno a un bastoncino formando un dolcetto. Per chi ama le tipiche frittelle americane (pancake), ci sono le Beavertails a forma di coda di castoro. La bevanda ufficiale del carnevale è il Caribou, una miscela di vino rosso, whisky e sciroppo d’acero che può essere bevuta calda o fredda. Viene servita in bicchieri scolpiti nel ghiaccio.
Una vera unicità di questo carnevale sono le sculture di ghiaccio realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo.
2. Carnevale di Oruru in Bolivia
Oruro venne fondata dagli spagnoli nel 1606 e le popolazioni locali Aymara e Quechua mantennero le loro tradizioni, nascondendole sotto le vesti dei rituali cattolici. Per tentare di convertire i locali alla nuova religione, i missionari promuovevano danze e musiche tradizionali durante le festività cattoliche.
A metà del XVIII secolo i rituali andini si erano fusi con quelli cattolici, dando vita al Carnevale di Oruro, che mette in scena la battaglia tra il Bene e il Male, tra maschere di arcangeli, santi, la Dea Terra Pachamama e il Diavolo Supay. L’icona del Carnevale è El Tio, un personaggio malvagio noto come lo zio delle montagne, che i minatori indigeni lo ritengono proprietario dei minerali della miniera. Per placare la sua ira dovuta alla sottrazione dei minerali, i minatori durante il carnevale lasciano a El Tio birra, cibo, sigarette.
L’evento principale, si svolge il sabato che precede il Mercoledì delle Ceneri. Prendere parte al Carnevale è un grande onore per ogni boliviano tanto che i gruppi di danza folcloristica si preparano con mesi di anticipo. I festeggiamenti si chiudono mangiando carne di lama e bruciandone le ossa avanzate.
3. Carnevale di Busojaras in Ungheria
Questo carnevale è caratterizzato dalla presenza dei Busós, le tipiche maschere mostruose che sfilano durante cortei, parate e balli. Secondo la leggenda, durante l’occupazione turca del XVII secolo, gli abitanti del paese furono scacciati dalle loro abitazioni ed esiliati nella foresta. Apparve loro un cavaliere che suggerì di creare maschere spaventose e riconquistare le loro case spaventando i turchi.
L’ultimo giorno di carnevale si chiama Farsangtemetés: ogni anno viene acceso un falò che simboleggia la fine del vecchio e l’inizio del nuovo.
4. Carnevale di Basilea
Patrimonio culturale immateriale mondiale dell’UNESCO, ha origini celtiche e germaniche e affonda le proprie radici nel culto degli antenati, oltre ad essere legato alla fine dell’inverno ed ai rituali di fertilità.
Nel XIX secolo si costituirono le prime clique, associazioni di quartiere che durante il carnevale sfilano suonando pifferi, trombe e tamburi. Il tutto avviene per tre giorni, fino al rintocco delle quattro del mattino del Giovedì Grasso che chiude i festeggiamenti. Il Carnevale di Basilea come è oggi, si sviluppa nella seconda metà del XX secolo. Alcuni Goschdym (costumi) sono personaggi della Commedia dell’Arte italiana, mentre altri appartengono al folclore locale.
Particolarità: al Carnevale di Basilea si partecipa sempre mascherati dalla testa ai piedi per non essere riconosciuti, indossando la larva, una maschera realizzata a mano.
5. Carnevale di Binche in Belgio
Il primo Carnevale risale al 1549 ed è considerato uno dei più spettacolari al mondo. Il Martedì Grasso rappresenta il giorno più importante del Carnevale di Binche, grazie alle colorate sfilate dei Gilles, le tipiche maschere del carnevale che danzano sulle note della musica tradizionale.
Ogni elemento del costume del Gille ha un significato simbolico legato al Belgio e a Binche. Viene cucito utilizzando molti metri di stoffa e circa 150 metri di nastro per il colletto, ed include una cintura con sette o nove sonagli chiamata “apertintaille”.
Per il Martedì Grasso, si aggiunge al costume un grande copricapo realizzato con oltre 300 piume di struzzo, che può arrivare a pesare anche 3 kg. Sul viso tutti i Gilles portano la stessa maschera di cera a simboleggiare l’uguaglianza; sono sempre accompagnati da un suonatore di tamburo, non si siedono mai in pubblico e devono essere originari di Binche.
6. Carnevale di Trinidad e Tobago
Il Carnevale di Trinidad e Tobago si è sviluppato in seguito alla dominazione francese. In origine gli schiavi indigeni e africani erano relegati nei loro alloggi durante i festeggiamenti, ma quando fu consentito anche a loro di partecipare, il Carnevale si arricchì degli usi e dei costumi degli schiavi, come la musica, i canti derivanti dal lavoro nei campi e la simulazione dei combattimenti con bastoni e tamburi.
Il Carnevale degli Schiavi J’Ouvert è oggi una rievocazione storica dei tempi antichi, che si festeggia colorandosi il volto ed il corpo, e indossando abiti laceri e sporchi.
7. Carnevale di Colonia
Sicuramente uno dei più noti della Germania, è caratterizzato da numerosi momenti importanti e caratteristici come il giorno in cui si celebra il carnevale delle donne, che camminanfo per la città baciano sconosciuti e tagliano la cravatta agli uomini che incontrano, poliziotti compresi!
La sfilata ufficiale (Rosenmontagszug) è la più grande sfilata carnevalesca in Germania ed è caratterizzata dal fatto che le maschere sui carri distribuiscono tonnellate di dolcetti e fiori alla folla al grido di “Kamelle!”. Il Martedì Grasso invece ci si ritrova nei Kneipe, per bere birra e bruciare i Nubbel, delle bamboline di paglia che celebrano la fine della stagione (Nubbelverbrennung).
8. Mardi Gras di New Orleans
I festeggiamenti del carnevale di New Orleans sono leggendari! La prima parata del Mardi Gras risale al 24 Febbraio 1857 quando carri mascherati sfilarono per la prima volta nei quartieri cittadini meno abbienti con bande e musica.
Ancora oggi si è conservata la stessa tradizione e dai carri che sfilano, mentre dalle finestre vengono lanciati dobloni, collanine o qualsiasi altra cosa che manifesti il proprio apprezzamento per quella maschera. I preparativi iniziano il 6 gennaio ed i locali per tradizione usano solo maschere color porpora, oro e verde.
9. Carnevale di Panaji in Goa, India
Celebrato sin dal XVIII secolo, fu introdotto dai portoghesi che governarono Goa per oltre cinquecento anni. È l’unico carnevale che si festeggia in India. Sfilate, bande musicali, carri allegorici e danze culminano nel famoso ballo rosso e nero tenuto dal Clube Nacional a Panjim.
Il carnevale si svolge a febbraio per tre giorni e tre notti, quando il leggendario Re Momo prende il controllo dello stato ed è spesso completato dal “Grape Escapade”, una festa del vino locale e dalla musica dal vivo al Samba Square nel Giardino municipale di Panjim Garcia De Orta.
10. Carnevale di Tenerife
A Tenerife, il Carnevale di Santa Cruz è la festa più attesa dell’anno, tanto che molti lo ritengono il più imponente al mondo dopo quello di Rio!
Tipiche sono le “murgas“, spettacoli di teatro di strada che coinvolgono gruppi folkloristici composti da musicisti, ballerini, attori e comparse. Il clou dell’evento è l’elezione della Regina del Carnevale, alla quale seguono la sfilata del Coso, un’enorme parata di carri e la “Sepoltura della Sardina” quando, lo spirito del Carnevale, rappresentato dalla sardina, viene trasportato per le strade su una carrozza, per poi essere bruciato davanti a una corte di vedove che l’accompagnano.
Avete partecipato a qualcuno di questi? Qual è quello a cui vorreste partecipare?