Uno dei viaggi più affascinanti di tutti i tempi è quello intrapreso da Marco Polo sulla via della seta, un crocevia di merci, culture, persone, emozioni e storie.
“…Signori imperadori, re e duci e tutte altre gente che volete sapere le diverse generazioni delle genti e le diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro dove le troverrete tutte le grandissime maraviglie e gran diversitadi delle genti d’Erminia, di Persia e di Tarteria, d’India e di molte altre province…”
Marco Polo, Il Milione
Nella società moderna il concetto di viaggio è molto diverso da quello del passato. I primi viaggiatori erano esploratori che viaggiavano per scoprire porzioni di mondo ancora sconosciuto. Viaggiavano per tracciare mappe e carte geografiche che consentissero a chi sarebbe venuto dopo di loro di avere un’idea più precisa di quello che era il mondo. Si trattava di individui che si imbarcavano, spesso nel vero senso della parola, in imprese dall’esito incerto, a volte pericolose, viaggiando verso l’ignoto. Sono coloro che ci hanno rivelato il mondo così come lo conosciamo, consentendoci di esplorarlo a nostra volta.
Ma facciamo un passo indietro e spolveriamo dai libri di storia chi era Marco Polo!
Marco Polo (1254 – 1324)
Era un mercante veneziano che nel 1271, all’età di 17 anni, partì con il padre e lo zio alla volta della Cina. Si stabilì in oriente dove visse per 17 anni, divenendo consigliere e ambasciatore di Kubilai Khan. Al ritorno fu catturato dai genovesi in guerra con Venezia ed imprigionato. Durante la sua reclusione incontrò Rustichello da Pisa al quale dettò le sue memorie, meglio note come Il Milione.
Perché il Milione?
Il testo fu scritto e diffuso in francese e con diversi titoli: Divisament dou monde, Livres des merveilles du monde, De mirabilibus mundi. L’originale è andato perduto e quello giunto sino a noi è il risultato di diverse traduzioni. Milione deriverebbe dal fatto che “nel continuo raccontare dei paesi che aveva visitato, Marco riferiva tutto “a milioni”, esagerando, perciò lo soprannominarono “messer Marco Milioni”.
Focus On: la Via della Seta
Si tratta di una rete di percorsi carovanieri e rotte commerciali che congiungeva l’Asia Orientale, soprattutto la Cina, al Vicino Oriente e al bacino del Mediterraneo, lungo il quale circolava la seta, merce ricercatissima ed ambita della quale i cinesi custodivano il segreto di produzione. La via continuò ad espandersi anche dopo la morte di Marco Polo per circa 150 anni, raggiungendo un’estensione di oltre 8000 km2.
Sulle tracce di Marco Polo
Il viaggio di Marco Polo fu lungo e periglioso, ma possiamo citare alcune delle tappe principali partendo dalla Georgia, Turchia ed Istanbul, un tempo nota come Costantinopoli, un importante polo commerciale del passato.
Superata poi l’Armenia Marco Polo ridiscese il Tigri, attraversando l’antica Mesopotamia e le città di Mosul e Baghdad. Giunse quindi in Persia ed in Afghanistan, imbattendosi nella catena montuosa del Pamir, una delle più alte del mondo, al confine con il Kashimire.
Marco impiegò 40 giorni per attraversare le montagne, dopodiché giunse nel bacino del Tamir, l’attuale regione dello Xinjiang, nella Cina nord-occidentale.
La tappa successiva fu il Deserto di Gobi, una tappa di circa un anno, tra scarsità di cibo e acqua, allucinazioni e l’immensità di questo deserto, tra i più affascinanti al mondo.
Dopo aver seguito il corso del Fiume Giallo giunse nella “gran città di Cambulac”, l’odierna Pechino, all’epoca sede della corte del Gran Khan.
Il Milione non si limita soltanto alla narrazione, ma è ricco di descrizioni di fenomeni sconosciuti, come “l’olio che brucia”, cioè il petrolio, al confine tra “la Grande Armenia e la Georgia”, corrispondente all’odierna Baku, in Azerbaigian.
Marco Polo: in viaggio verso casa
Dopo 17 anni, a Marco Polo fu concesso di poter tornare a casa. La prima tappa del viaggio di ritorno fu la città cinese di Hangzhou, da dove Marco, il padre e lo zio s’imbarcarono per attraversare il Mar della Cina verso l’Indonesia. Attraversarono lo stretto di Malacca, Sumatra, la costa occidentale della Malesia e Singapore.
Superato lo stretto di Ormuz che divide il Golfo Persico dall’Oceano Indiano, come all’andata passarono per l’attuale Iran fino a Tabriz, Trebisonda, odierna Turchia, sul Mar Nero e Costantinopoli, da dove s’imbarcarono per la Grecia.
Dopo tre anni raggiunsero Venezia. Era il 9 Novembre 1295.
“Credo che fosse piacere a Dio il nostro ritorno, affinché si conoscessero le cose che ci sono per il mondo e non ci fu mai uomo, né cristiano, né saracino, né tartaro, né pagano, che mai abbia cercato tanto nel mondo quanto fece messer Marco”
Marco Polo