Hakuna Matata: tutto quello che devi sapere per il tuo primo viaggio in Kenya!

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È vero, ognuno ha il suo posto nel mondo, ma l’Africa è un luogo speciale. È il luogo che ci unisce tutti, la terra dalla quale abbiamo avuto origine. Non so se questo è capitato anche a voi, ma ogni volta l’Africa riesce a stupirmi di nuovo, ad affascinarmi, a stregarmi con il suo incantesimo fatto di colori, popoli, canti e tradizioni. Sono sensazioni ancestrali, che scorrono sotto la pelle, impresse nel DNA, emozioni che si materializzano nell’infinito della savana, quando il sole scivola oltre l’orizzonte per lasciare spazio alle stelle, nelle montagne, nei suoni che popolano la notte, quando noi dormiamo e tutto si sveglia.

Il Kenya ne è l’emblema, con i suoi parchi dove vivono i grandi mammiferi africani, come gnu, zebre, elefanti e addirittura fenicotteri rosa. Dove incontrare popolazioni locali come i Masai, i Samburu, i Turkana, gli Swahili, e i Kikuyu, ognuno con le sue tradizioni. Dove esplorare città come Mombasa e Nairobi dove influenze arabe, portoghesi e inglesi si fondono con la cultura locale. 

Si ritiene che il nome del Paese derivi dal Monte Kenya. In origine il suo nome era Kirinyaga (così chiamato dalla comunità Kikuyu), che significa “luogo di luce”. Quando gli inglesi colonizzarono il Paese, non riuscirono a pronunciarlo correttamente ed utilizzarono un’abbreviazione che divenne ‘Kenya’.

Il clima

Il Kenya si trova nell’Africa centrale ed è attraversato dall’equatore. Si distinguono una stagione estiva, da ottobre a aprile ed una stagione più fresca. Due sono anche le stagioni delle piogge: quella “ delle lunghe piogge”, da marzo a maggio e quella “delle piogge brevi”, tra ottobre e dicembre.

Le spiagge più belle

Diani Beach, una spiaggia di sabbia finissima e bianca sulla quale si affacciano palmeti ed alberi di “casuarina”, custode di una splendida barriera corallina. È raggiungibile anche a piedi dal centro città e lungo Diani Road si alternano ristoranti, negozietti e localini.

Watamu è considerata la spiaggia più bella de Kenya, incastonata tra tre baie, circondata da mangrovie e non lontano da essa si trovano le rovine di Gede, immerse nella foresta, rovine di un’antica città di mercanti.

Il safari in Kenya

Vedere gli animali selvatici nel loro habitat naturale è un’esperienza indimenticabile. Una tipica giornata di safari inizia all’alba con un fotosafari mattutino, dato che la fauna selvatica è più attiva nelle ore più fresche. Dopo si torna al campo per la colazione. Le attività pomeridiane possono includere un altro game drive o un safari a piedi. Le serate prevedono solitamente una cena intorno al per osservare le stelle.

Per la sua estensione, la diversità di ecosistemi, lo Tsavo Est e lo Tsavo Ovest sono considerati tra i più importanti parchi naturalistici del mondo. Qui si trovano due corsi d’acqua permanenti: il fiume Tsavo e il fiume Athi. Qui abitano gli elefanti rossi, che assumono questa colorazione a causa della terra. Fare un safari qui consente di osservare da vicino leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali – i Big Five – ma anche di ghepardi, giraffe, ippopotami, coccodrilli, iene, gazzelle, zebre, antilopi.

Il Masai Mara è l’icona della grande migrazione quando tra luglio e ottobre, ogni anno, oltre un milione di gnu si sposta dalla Tanzania verso il Masai Mara, attraverso il fiume. Il Parco si trova a sud del Kenya, all’interno della Great Rift Valley ed è attraversato da tre fiumi (Mara, Talek e Sand) ed il territorio caratterizzato da praterie e savane, colline e boschi di acacia. Trae il suo nome dalla popolazione indigena Masai e dal fiume Mara che lo attraversa.

L’Amboseli è dominato dal Kilimanjaro, la montagna più alta d’Africa. La vegetazione del parco è spoglia: questa caratteristica favorisce l’avvistamento degli animali selvatici. Nell’area circostante si sono insediate diverse popolazioni Masai che pascolano le loro mandrie.


Prima di partire: il visto per il Kenya

Dal 2024 il visto non è più obbligatorio. La nuova procedura prevede la richiesta dell’ETA (autorizzazione di viaggio elettronica), che viene rilasciata in 3 giorni lavorativi compilando il form sul sito ufficiale. Costa circa 30 euro a persona, valido per un singolo ingresso e per un soggiorno massimo di 90 giorni.

Consigli utili: quando andare in Kenya e cosa portare in valigia

La stagione secca, da fine giugno a ottobre, è considerata il periodo migliore per il safari, poiché la vegetazione è meno fitta e gli animali si radunano intorno alle pozze d’acqua, questo aumenta le probabilità di avvistamento. 

Dal 2017 il Kenya ha introdotto un divieto per i sacchetti di plastica. Questi possono essere sostituiti con sacchetti in juta o materiali biodegradabili.

L’arte di vestirsi a strati

C’è una forte escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto nei mesi che vanno da Giugno ad Ottobre. Felpa, pile o una giacca a vento possono essere molto utili! Fondamentali: un cappello che si leghi al collo con un laccetto (al contrario potrebbe volare via durante gli spostamenti in 4X4), occhiali da sole, un foulard che copra bocca e naso per non inalare la polvere scarpe comode. Da non dimenticare anche una crema solare, repellente anti zanzare, antidiarroici, antidolorifici, antipiretici, pomate per bruciature o punture. Per quanto riguarda la tecnologia un binocolo per osservare gli animali in lontananza senza disturbarli, un adattatore ed ovviamente una macchina fotografica!


Continua…

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