Il Palio di Siena: quattro giorni, 96 ore ed un senso di appartenenza che dura una vita. Per la maggior parte di coloro che capitano a Siena durante questi quattro giorni, tutto sembra folle, amplificato fuori dalla realtà. Ed un po’ è così! È come se la città tornasse indietro nel tempo, come se l’ordinario scorrere degli eventi seguisse un ritmo soltanto suo.
È un complesso ingranaggio che lavora tutto l’anno attraverso il lavoro delle contrade, il cuore della città, frammentato in 17 piccoli operosi mondi che portano avanti molte attività come i corsi per le bandieraie, il gruppo piccoli, l’archivio della contrada, i corsi per Alfieri e tamburini, il museo di contrada… All’interno di ognuno di questi piccoli universi, ciascuno sogna, interpreta, vive i quattro giorni del Palio a suo modo, seguendo la propria scaramanzia, i propri sentimenti, il proprio cuore.
Per questo nel nostro articolo non vi parleremo del Palio “ordinario” ma delle nostre 96 ore di Palio!
Prove di notte
Una delle cose per noi imprescindibili è partecipare alle “prove di notte”, durante le quali i cavalli ammessi vengono scelti per partecipare alle batterie e galoppano prima dell’alba. Si tratta ormai di un rito, accompagnato dalla colazione con brioche alla crema e cappuccino al caffè Fiorella!
Si entra in piazza quando è ancora buio e si esce con i primi chiarori del giorno!
Il primo giorno di Palio
Il primo giorno ufficiale di palio andiamo in piazza al mattino presto per assicurarci la miglior prospettiva per scattare le foto! Solitamente scegliamo San Martino perché adoriamo vedere i cavalli piegarsi in curva: alcune volte siamo così vicini alla pista che il tufo scalfito dai cavalli in corsa ci arriva addosso!
Nel tempo che intercorre tra le batterie, la scelta dei cavalli e l’assegnazione di questi alle contrade, facciamo le nostre considerazioni, ipotesi e pronostici e colazione alla pizzeria San Martino! Partecipiamo quindi in religioso silenzio all’assegnazione dei cavalli, dopodiché accompagniamo quello della nostra contrada alla stalla, (se corriamo il Palio!) cantando o in silenzio in base alla sorte!
Inizia quindi la “danza delle monte”: i capitani delle contrade prendono accordi con i fantini per definire chi monterà i cavalli mentre i contradaioli fanno di tutto per ottenere le informazioni prima possibile!
Piccola parentesi: i cavalli!
Generalmente non è consentito avvicinarsi alla stalla o al cavallo che durante i quattro giorni del Palio viene curato e protetto quasi come se fosse una divinità. Noi ci proviamo sempre, perché il cavallo è la vera anima della festa! Alcune contrade, come la nostra, hanno la fortuna di avere un ampio giardino dove il cavallo può muoversi e “sgambare” un po’. Ci piace molto fotografare i cavalli delle varie contrade mentre fanno il loro ingresso all’entrone, il grande cortile del Palazzo Comunale, come se fossimo dei veri addetti stampa o fotografi professionisti!
Siamo veramente ammaliati dai cavalli, dalla loro bellezza, eleganza e forza ed ogni volta tra di noi facciamo il “toto Palio”, ossia pronostici su chi vincerà! Spesso ci affezioniamo ad uno in particolare, che non è necessariamente il più forte o il favorito, ma quello che ci fa sobbalzare il cuore.
Torniamo al nostro Palio…
Di norma guardiamo in TV le prove del mattino mentre partecipiamo sempre a quelle del pomeriggio che attendiamo in contrada giocando a biliardino o seguendo i bambini negli allenamenti per la bandiera. Prima di entrare in Piazza del Campo è d’obbligo la granita alla gelateria il Masgalano, la nostra preferita in città.
Dopodiché prima di entrare nella conchiglia della piazza facciamo un paio di giri sul tufo per ascoltare i vari “capannelli”, i gruppetti di contradaioli che si confrontano e si scambiano idee ed impressioni su cosa accadrà il giorno del Palio.
Quando vengono a trovarci degli amici o ci viene richiesto specificamente, organizziamo anche delle visite al museo della contrada dove sono custoditi i palii, le montature che si indossano il giorno del Palio ed in occasione delle feste della contrada ed altri oggetti importanti collezionati nel tempo.
Ci piace osservare la prova generale da un punto di vista particolare ossia dalle cancellate retrostanti San Martino dove i carabinieri a cavallo fanno il loro ingresso. È un punto molto amato anche dai bambini che possono accarezzare i cavalli dei carabinieri.
Il giorno del Palio!
Il giorno del Palio la città è in visibilio, letteralmente invasa dai colori delle bandiere, dai suoni dei tamburi, dalle emozioni dei senesi. Ci piace osservare le alzate degli Alfieri per vedere quali sono le bandiere che vanno più in alto!
Dopo l’ineguagliabile ciaccino ripieno della pizzeria Poppi, alle 14:00 ci dirigiamo in contrada per la benedizione del cavallo e del fantino il cui momento più emozionante culmina con l’inno della contrada che si raccoglie attorno al fantino e che riecheggia nella chiesa.
A questo punto attendiamo la corsa girovagando per la città un po’ seguendo il corteo storico un po’ le emozioni del momento, per poi tornare in contrada dove abbiamo la nostra postazione abituale per seguire la corsa in TV.
Dopo un tempo che può essere brevissimo o lunghissimo, quando la contrada vincitrice giunge al bandierino dopo i tre giri, corriamo in Provenzano (a Luglio) o al Duomo (ad Agosto) da vincitori o da spettatori del trionfo.
E mentre si canta il Te Deum in onore di Maria, tutto finisce ma tutto inizia di nuovo.