La Cina tra cultura millenaria, effetto Instagram e città fantasma

C’è tutto il mondo. E poi c’è la Cina.

La Cina è un mistero in cui ti perdi. Più la conosci e meno sai, di una bellezza senza fine, di una diversità che affascina. 50 anni fa era uno dei paesi più poveri ed arretrati adesso è una fenice che rinasce dalle sue ceneri. È fatta di metropoli, montagne, zone rurali, etnie che affondano le loro radici nel tempo e nella storia. È filosofia e praticità allo stesso tempo. Non assomiglia a niente, è unica, è magica: è la Cina.

La Stirpe del Drago

La Cina è chiamata la “Stirpe del Drago” perché, stando alla mitologia cinese, gli imperatori avrebbero avuto un legame diretto con i draghi, creature divine che discendevano dai cieli. Il drago era il simbolo del potere imperiale, l’imperatore incarnava il “Figlio del Cielo” ed il suo trono era definito “Trono del Drago”. Era anche associato alle piogge e alla fertilità del suolo, elementi cardine per un paese a vocazione agricola.  

Così i cinesi si autodefiniscono “Figli del Drago”, considerando il drago un simbolo di potere, forza e buona sorte.

La Cina dell’ateismo e delle religioni, della cultura e dell’effetto Instagram

La Cina è ufficialmente atea anche se la popolazione religiosa si suddivide in: Confuciana, Taoista, Buddhista, Cristiana, Islamica. La fede si basa principalmente sull’ordine ancestrale tra cosmo natura, su principi filosofici come lo yin e lo yang, due opposti complementari che rappresentano la dualità dell’universo, interdipendenti e necessari per l’equilibrio universale. 

Una cultura equivalente alla nostra ma opposta alla nostra: nel mondo globalizzato la Cina è un mondo che non lo è. Anche dal punto di vista turistico, la Cina sta vivendo un momento di rinascita ed il cosiddetto “effetto Instagram” sta portando alla ribalta mete che fino a poco tempo fa erano conosciute quasi esclusivamente dai locals. È il caso di Chongqing, la “metropoli verticale”, divenuta virale grazie all’iconico passaggio della monorotaia attraverso un edificio residenziale.


Cina insolita: scommettiamo che non avete mai sentito parlare delle destinazioni che vi sveliamo qui sotto!

La provincia di Guizhou

Siamo nello Yunnan e qui si concentrano la più grande cavità naturale del mondo (Grotta di Zhijin), una delle più grandi cascate della Cina (le cascate di Huangguoshu) e la più lunga grotta in Asia (Shuanghe Cave). A Zhaoxing si incontra la cultura Dong, nota soprattutto per le doti nella carpenteria e nell’architettura. Shiqiao è un tradizionale villaggio dove si fabbrica la carta, Paimo è famosa per i suoi tessuti batik tinti con pasta di indaco.

Presso il Lago di Lugu, in alta montagna ad un’altezza di circa 2700 metri è stanziata l’etnia Mosuo dove il ruolo di capofamiglia è rivestito dalla donna e la società stessa si sviluppa secondo un sistema matriarcale. Le donne detengono la proprietà di case e terreni, tramandano il loro cognome ai figli e sono libere di avere relazioni con più uomini senza vincolo di matrimonio. Il lago è raggiungibile in circa 6-7 ore di viaggio in autobus partendo da Lijiang.

I Buddha scolpiti nella roccia delle grotte di Longmen

Siamo nella provincia dell’Henan e qui si incontra uno dei più particolari siti buddhisti del mondo: le Grotte di Longmen dove 100.000 statue di Buddha e divinità sono scolpite nella parete di una scogliera.
Alcune raggiungono anche i 17 metri di altezza! Le grotte datano più di 1.500 anni fa e su molte statue si intravedono ancora tracce della pittura originale.

Il villaggio sommerso di Shi Cheng: l’Atlantide della Cina

Nel Lago Qiandao, nella provincia di Zhejiang, si trova un’antica città sommersa: Shi Cheng, “l’Atlantide della Cina”. Questo villaggio fu deliberatamente inondato nel ’59 per creare una centrale idroelettrica sul fiume Xin’An. Strade, templi e architetture che risalgono alle dinastie Ming e Qing si sono perfettamente conservate sott’acqua a 40 metri di profondità, scoperte nel 2001 da alcuni sommozzatori.

Yiliang, la contea nello Yunnan tra tè Baohong e anatra laccata

L’anatra laccata è uno dei piatti cult di Pechino dove si cucina sin dal 1330 d.C., quando veniva servita solo alla corte imperiale. La ricetta si diffuse poi tra la popolazione, divenendo uno dei simboli della cucina cinese. Baohong significa “vasto tesoro” ed è il nome della montagna dove cresce questo tè particolare del quale vengono usate solo le foglie piccole della pianta. Nei pressi delle piantagioni ci sono anche alcuni piccoli laboratori artigianali dove il tè viene essiccato e preparato per la vendita.

Houtouwan: la città fantasma inghiottita dalla natura

Sull’isola di Shengshan, al largo della costa di Shanghai, si trova questo antico villaggio di pescatori disabitato, abbandonato a partire dagli anni ‘90. Il villaggio ora è avvolto tra le spire della natura; alcune case sono ancora accessibili e visitabili, con mobili e oggetti intatti.

Montagne Gialle Huangshan

I trovano nella provincia dell’Anhui, Cina orientale, considerate tra le più belle di tutta la Cina.
Siamo in una zona caratterizzata dalla presenza di picchi granitici, pini dello Huangshan (alberi modellati dai fenomeni atmosferici) e formazioni nuvolose che conferiscono al luogo un’aura surreale. Ci sono molti punti panoramici: l’Area termale, nominata anche “Mare del Nord”, l’Area “Paravento di Giada”, quella della “Valle dei Pini”, l’Area della Valle delle Nuvole e quella delle Nuvole Bianche.

Suzhou e la Cina tradizionale

Città della via della seta, conosciuta anche come la “Venezia d’Oriente” per i numerosi canali che la attraversano, navigabili in gondola. Ping Jiang Road è l’arteria principale della città. Conserva ancora l’antica pavimentazione acciottolata ed i negozi mantengono gli stili architettonici tradizionali. A breve distanza da Suzhou c’è il borgo di Tongli, un antichissimo villaggio preservato negli anni, ricco di ponti di pietra.

Zhangjiajie, le montagne di Avatar

Sono le montagne dalle cime sospese nel cielo che hanno ispirato il pianeta Pandora nel celebre film Avatar, nella provincia dell’Hunan. Il Parco Nazionale di Zhangjiajie è un Eden con pinnacoli di roccia che sembrano galleggiare tra le nuvole. Alcune di queste particolari formazioni rocciose hanno nomi particolari, come “Colonna del Cielo Meridionale” e “Ponte Fatato”. L’area di Yuanjiajie dal 2022 si può raggiungere con l’ascensore Bailong, chiamato anche “ascensore dei 100 draghi”, un ascensore in vetro in una posizione estremamente scenografica, su un precipizio. Con una salita di 326 m, è il più alto e pesante ascensore aperto del mondo.

Fenghuang: la città della fenice

Fenghuang in cinese significa proprio fenice. La città è abitata dalle minoranze etniche Miao e Tujia, che mantengono i loro costumi tradizionali e parlano la loro lingua locale.Fenghuang è un museo a cielo aperto ed il modo migliore per visitarla è fare una passeggiata tra le sue vie, vicoli, case tradizionali, palafitte in legno, i Diaojiaolou, edifici caratteristici dell’etnia Miao. Lungo le rive del fiume le donne lavano i vestiti e gli uomini pescano, mentre sulla banchina viene preparato il cibo. Di notte tutti gli edifici antichi che si affacciano sul fiume sono illuminati.


Siete pronti a partire alla volta di una Cina insolita, alla scoperta di un mondo nel mondo?!
 
 

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