
Le lanterne hanno qualcosa di magico, di etereo, di infinito. Simboleggiano la leggerezza dell’anima, la libertà dei sentimenti, il fluire delle emozioni, la luminosità dell’esistenza. E ci fanno sognare. Sono un elemento che presenta delle differenze nelle culture asiatiche e che si è evoluto nel tempo. Sono protagoniste di diversi festival e celebrazioni, volte a celebrare la fortuna e l’immortalità.




I significati delle lanterne nella cultura cinese e giapponese
Storia delle Lanterne Cinesi
Risalgono alla Dinastia Han (25-220). Si ritiene che all’epoca fossero impiegate come lampade, realizzate in materiali come bambù, legno, metallo e soprattutto carta e seta. Solo in un secondo momento i monaci iniziarono ad accendere lanterne per celebrare Buddha e per mostrare la loro gratitudine alla vita. Curiosità: durante i conflitti si utilizzavano le lanterne per trasmettere messaggi segreti.
Lanterne antiche e moderne
Se le lanterne reali illuminavano castelli e palazzi, altre venivano create per generare le ombre da intrattenimento. Avevano la stessa forma di quelle reali, ma erano coperte da due strati di carta o seta. Oggi esiste una grande varietà di lanterne, alcune che richiamano la tradizione come quelle a candela, in garza, in carta velina o carta di riso, altre che si affidano alla tecnologia, impiegando lampadine a LED al posto delle candele. Si trovano inoltre lanterne elettriche e lanterne musicali. Le lanterne possono essere sospese o appese davanti ai negozi come portafortuna o per decorare le abitazioni.



Ci sono poi le “lanterne celesti”, realizzate in occasione della festa di Primavera, celebrata durante la prima luna piena del calendario cinese. Vengono liberate nel cielo a migliaia, spinte dall’aria calda. Quelle galleggianti sono invece provviste di bruciatori impermeabili, collocate su fiumi e laghi durante particolari celebrazioni, creano riflessi luminosi sull’acqua.
In Cina le lanterne sono parte integrante della vita quotidiana, sono ornamenti che si ritrovano durante i matrimoni e le cerimonie di nascita come portafortuna. In generale, le lanterne cinesi simboleggiano buon auspicio. Le lanterne rosse sono le più diffuse dal momento che in Cina il rosso è il colore legato alla fortuna. Quelle blu indicano che un membro della famiglia è malato, poichè nella cultura cinese, il blu è simbolo di basse energie. Le lanterne bianche simboleggiano la morte e il lutto mentre il viola è un colore che porta sfortuna. La scelta del materiale invece (carta o seta) dipende soltanto dai gusti personali.
“Nankurunaisa” – significa “comportati come dovresti e in qualche modo vedrai che tutto andrà bene”.
Proverbio giapponese
Le lanterne Giapponesi
Nel tempo hanno assunto diverse forme, nomi e funzioni. Con il termine Tourou in passato si indicava ogni tipo di lanterna giapponese, mentre oggi si riferisce a lampade costruite con materiali come pietra, bronzo, ferro o legno, situate in luoghi di culto buddisti o shintoisti.
Questa tipologia di lanterna si divide in: Ishidourou che significa “lanterna di pietra” e Tsuridourou, le tipiche lanterne appese, diretta evoluzione delle prime, presenti all’interno dei santuari, in ferro e vetro.
La più nota tra le lanterne giapponesi resta la Chochin, costituita da un telaio di bambù ed avvolta da un foglio di carta di riso o seta, per proteggere la fiamma dal vento, appesa al soffitto o alla tettoia.
Le Andon hanno forma cubica o cilindrica e la loro caratteristica principale è l’eleganza. Diffuse nel Periodo Edo (1603-1868), ne esistono moltissime varianti: con piedistallo, da comodino, da salotto.
In ogni caso, ogni tipologia di lanterna giapponese incarna una profonda spiritualità. Durante la guerra, si riteneva potessero calmare la collera degli spiriti dei combattenti uccisi: si accendevano le lanterne per impedire alle vittime di tormentare chi aveva tolto loro la vita.

Le lanterne non sono diffuse soltanto in Cina e Giappone, ma in tutta l’Asia, dove si celebrano dei festival durante i quali sono le vere e proprie protagoniste!
Festival a Seoul
Il Festival delle lanterne di loto è una manifestazione che si tiene ogni anno a Seul per celebrare la nascita di Buddha 2.558 anni fa. La forma delle lanterne è dovuta al fatto che queste, secondo la tradizione, illuminano la strada al futuro Buddha. Le lanterne di loto venivano offerte sin dagli albori del buddismo e risalgono alle usanze indiane di offrire acqua, incenso e fiori.
Festival delle lanterne di Nagasaki
Si celebra i primi 15 giorni del Capodanno cinese e le sue origini risalgono all’epoca dei coloni cinesi, quando si teneva nella Chinatown di Nagasaki. Questa tradizione si è adattata alla cultura locale, mantenendo le sue radici cinesi.
Uno degli spettacoli da non perdere è il Jaodori, una fusione tra danza del drago, acrobazie, danza del leone ( per scacciare gli spiriti maligni ) e “cambio della maschera”, durante la quale i performers si cambiano la maschera così velocemente che non si riesce a capire come fanno!
Secondo la leggenda, le lanterne venivano accese per condurre gli spiriti degli antenati a casa, creando un legame tra i vivi e i morti. Gli artigiani locali si ispirano agli elementi naturali ed alla mitologia per creare le lanterne che vengono esibite durante la parata.
Anche lo street food è parte integrante della festa: si può assistere allo spettacolo mangiando il Champon, i noodles con frutti di mare e verdure, gli yakitori (spiedini di pollo alla griglia), i takoyaki (polpette di polpo) e la Castella, pan di spagna di origine portoghese da abbinare ad una tazza di tè verde. E se non siete ancora sazi, provate lo Shippoku Ryori, un pasto tradizionale che conta diverse portate!







Festival delle lanterne di Chiang Mai
Durante questo festival le rive del fiume Ping si riempiono di luci tremolanti e di famiglie che si riuniscono per liberare nell’acqua i loro krathong, realizzati con foglie di banano, fiori e candele. Anche se non si è locals è possibile creare il proprio krathong aiutati dagli artigiani in un laboratorio specializzato!
Contemporaneamente vengono rilasciate nel cielo le lanterne volanti, o “khom loi“. Questo gesto racchiude in sé una simbologia ben precisa: prima di lasciarle volare via, si scrivono su di esse i propri desideri, con lo scopo di lasciar andare il passato e dare il benvenuto ad un nuovo inizio. Nella tradizione thailandese, le lanterne volanti sono piccole fate che portano i desideri al cielo. Inoltre durante il festival, nei templi si celebrano cerimonie speciali, si accendono candele e si sussurrano preghiere.
Il Festival è un momento speciale anche per scoprire la cucina locale, ad esempio assaporando una cena Khantoke, durante la quale una selezione di piatti tipici della Thailandia settentrionale viene servita su un basso tavolo di legno. Tra le portate principali ci sono il khao soi (una zuppa di noodle al curry con cocco), il nam prik ong (una salsa piccante di pomodoro con maiale macinato) e il riso glutinoso abbinato al mango fresco.
Questa esperienza viene accompagnata da musica tradizionale e spettacoli di danza.
Pyngyao
Potremmo quasi affermare che qui la presenza delle lanterne è così radicata, con le sue strade punteggiate dalle lanterne rosse, tanto da far sembrare questa cittadina perennemente in festa!
Si tratta di un vero gioiello: alte mura, templi confuciani e residenze delle famiglie reali.





Il Festival di Hoi An
Nota anche come la Città delle Lanterne, si trova nella parte centrale del Vietnam. La città vecchia è un tripudio di pagode, templi, case tradizionali e vecchie botteghe. Il Festival si celebra il 14esimo giorno di ogni mese del calendario lunare. In tale occasione le luci elettriche vengono spente e l’unica fonte di luce che resta è quella delle lanterne. A migliaia vengono rilasciate nel fiume con lo scopo di purificare l’anima, mentre in tutta la città si alternano mercatini artigianali, street food e danze tradizionali.
Nel suo periodo di massimo splendore, Hoi An era un centro di produzione di lanterne in seta. Erano considerate tra le migliori del mondo per la loro bellezza e qualità. Questa arte antica vive ancora nelle botteghe locali dove si producono lanterne in seta, carta, cotone dipinte a mano e decorate con temi ispirati alla natura o alla mitologia. Sono considerate un tramite per comunicare con gli spiriti degli antenati, per chiedere protezione e buona sorte.
E voi avete mai partecipato ad una festa tradizionale liberando la vostra lanterna nell’aria o lasciandola scivolare via su un fiume?