C’erano una volta l’immaginazione, le foto sfuocate degli amici, le immagini patinate dei cataloghi, qualche documentario in tv e poi la fantasia, che generava un’immagine mentale della nostra destinazione del cuore. C’era l’attesa dell’ignoto, della realtà come ce la eravamo immaginata, l’adrenalina della scoperta di un luogo che avevamo soltanto intravisto.
Vengo dall’epoca delle cabine telefoniche, dei videoregistratori, delle musicassette e delle macchine fotografiche analogiche. Ve l’avevo raccontato in questo articolo sulla bellezza del viaggio analogico. Sono sempre stata una persona con una fantasia sconfinata. Immaginare quello che non conoscevo è sempre stato un input per alimentare i miei sogni.

In poco tempo abbiamo assistito ad un’inversione di marcia. Sembra che non ci sia più posto per l’immaginazione nel mondo moderno. Sembra che tutto sia soggetto alle leggi dell’AI, l’intelligenza artificiale, “capace” in pochi secondi di ricreare luoghi, emozioni, qualsiasi cosa che le si chieda.
Ma a quale prezzo? L’intelligenza artificiale chiede in cambio l’umanità, la bellezza di conquistarsi qualcosa in modo autonomo, la bellezza di scoprire, la bellezza di pensare, di attendere di immaginare, il calore di avere di fronte una persona che ti guarda negli occhi, interagisce con te, ti trasmette le sue emozioni.
AI e viaggi
Così nel mondo moderno, anche nel settore del travel ci si imbatte sempre più frequentemente in assistenti virtuali, “consulenti” virtuali “interpellati” per pianificare itinerari personalizzati in base a gusti, tempo a disposizione e budget. Prima ancora di arrivare alla pianificazione le tecnologie immersive come tour virtuali, realtà aumentata e ambientazioni nel metaverso consentono di esplorare le destinazioni ancor prima di partire.


Programmare un viaggio davanti allo schermo di un computer è un’abitudine che sta “contagiando” un numero sempre maggiore di persone che così facendo hanno l’impressione di ridurre lo sforzo e il tempo necessari per portare a termine la prenotazione.
L’attendibilità delle informazioni
Prima di tutto, bisogna considerare che l’intelligenza artificiale attinge alla miriade di informazioni che si trovano online che quindi, per essere attendibili al 100% dovrebbero essere costantemente aggiornate ed accessibili. L’AI è uno strumento potente, ma non magico. Può solo rielaborare ciò che trova nel mucchio. Non è sempre aggiornatissima: è sempre meglio verificare attraverso ulteriori ricerche. Inoltre mostra anche diverse lacune per quanto riguarda le realtà più remote e meno note è necessario avere sempre il telefono carico ed un collegamento alla rete.
Con l’AI si può incappare anche in mete che non esistono attraverso la fotografia generativa, ossia la foto di un luogo generato dall’intelligenza artificiale, un luogo che sembra reale a tutti gli effetti, ma che nella realtà è molto diverso.


D’altro canto già con i social, la linea che separa il vero dal verosimile è sempre più evanescente e labile, basti pensare a tutte le volte che viene usato un filtro o viene tagliata la parte di paesaggio che non piace o che non sembra abbastanza cool o la stessa volontà di mostrare soltanto ciò che è bello, divertente ed invidiabile. Si vuole mostrare soltanto un mondo perfetto, ma virtuale.
Un’euforia temporanea
Certo, ponendo le giuste domande può darsi anche che l’AI tiri fuori il coniglio dal cappello: la destinazione del cuore. Dopo i primi istanti di euforia, finisce lì, perché solo chi ci è stato, chi ha vissuto in un determinato luogo delle emozioni, ha visto con i suoi occhi la bellezza folgorante della natura solo chi è entrato in contatto con le popolazioni locali, ha assaggiato cibi buonissimi ed altri decisamente assurdi, si è perso tra i mercati, tra le medine, solo chi ha ascoltato cantare le dune del deserto, danzare nel cielo l’aurora boreale, solo chi ha vissuto sulla sua pelle tutto questo ed ha assorbito il mondo in modo osmotico può raccontare davvero cosa significhi vivere quelle esperienze, attraverso il dono totalmente umano dell’empatia.


Per fare un passo avanti, dobbiamo fare un passo indietro ed avere il coraggio di scegliere la verità: quella del mondo reale, dove una destinazione si sceglie, si studia, si immagina, si scopre, sfogliando una guida cartacea, ascoltando i consigli di amici. Siate esploratori, folli, curiosi, affamati di emozioni, sognatori, tuffatevi tra le rapide della vita, sorvolate le montagne, viaggiate come protagonisti delle vostre avventure.