
Un raggio di sole che filtra attraverso le chiome ondeggianti dei cipressi, il canto delle cicale nei campi di girasoli, sinuose vie lastricate che giocano a nascondino tra i borghi medievali, antiche botteghe, colline che si inseguono scivolando lungo il paesaggio. Siamo in Toscana, dove la dolce vita è una vocazione, tramandata nel tempo e negli spazi.
Qui lo “slow living” è un lusso fatto di piccole cose semplici: la convivialità, la connessione con la natura, il riscoprire la qualità rispetto alla quantità, immergersi in un ritmo lento per apprezzare il tempo, privilegiando il qui ed ora, vivendo il momento presente nella sua pienezza, mindfulness.



Il termine “Dolce Vita” risale agli anni ’60 quando venne scelto per descrivere l’atmosfera di spensieratezza e libertà propria dell’Italia del dopoguerra. La Dolce Vita incarna la semplicità della vita quotidiana, fatta di piccole cose che la rendono unica, senza rinunciare a suo lato glamour. È un vero e proprio stile di vita, unico al mondo, fatto di eleganza, amore per il cibo, arte e cultura, bellezze naturali, socializzazione, “dolce far niente” ed una serie di tradizioni, festività e folklore.
5 cose da fare in Toscana per vivere la “dolce vita”



1. Partecipare ad una sagra
Le sagre sono molto più di un evento: si tratta di celebrazioni ospitate solitamente in piccoli borghi, in cui il cibo è protagonista. Si tratta di feste strettamente connesse alle tradizioni culturali delle comunità, che includono rievocazioni, musica, sfilate in costumi storici che spesso si protraggono per più giorni. È difficilissimo scegliere quale sia la migliore, ma tra le nostre preferite possiamo consigliarvi:
LA SAGRA DEL TOTANO DI CAPRAIA
Si svolge sull’omonima isola nel weekend di Ognissanti (30 ottobre-1 novembre)
Un must imperdibile per chi ama i totani, si articola in due eventi principali: la Gara di Pesca al Totano che culmina con la pesatura dei totani pescati sulla banchina del Porto e la Sagra vera e propria, durante la quale si assaggiano il totano fritto, il riso al totano, il cous-cous di totano, totano con le patate, lasagna di totano, crostoni di totano all’arrabbiata, arancini di totano. Ed oltre alla Sagra non dimenticarti di esplorare questa piccola meravigliosa isola!
SAGRA DELLA BISTECCA CHIANINA
Cortona dal 10 al 15 agosto
Tra le più antiche sagre toscane è l’Eden dei “ciccia” lovers! Non solo bistecche ma sui bracieri sfrigolano anche rosticciane, salsicce, la ciaccia (una focaccia cotta nei testi) col prosciutto crudo, salumi di cinta senese. Il paradiso dei carnivori!
MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO
San Miniato (tra Empoli e Pisa), ultimi tre weekend di novembre
I tartufai si sfidano a partire dal 10 settembre, giorno dell’apertura della raccolta del Tartufo Bianco di San Miniato, per battere il primato di Arturo Gallerini che nel 1954 trovò Il tartufo più grande del mondo: 2520 grammi.
SAGRA DELLA PORCHETTA
Monte San Savino, ultimo weekend di agosto, primo weekend di settembre
Succulenti panini con porchetta croccante cotta nei forni a legna. E se la porchetta non basta, ci sono i pici al sugo bianco di maiale ed il tipico dolce locale, gli gnocchi dolci di crema.




2. Partecipare ad una cena in vigna
Cosa c’è di più romantico ed allo stesso conviviale che partecipare ad una cena tra i filari?! Lunghi tavoli di legno, elegantemente apparecchiati, panche allestite con morbidi cuscini, fiori profumati e lampadine che creano un’atmosfera cozy e retrò. Un’occasione per gustare del buon cibo insieme agli amici, alla tua dolce metà o un’occasione per socializzare e conoscere nuove persone. E se sei fortunat* magari vedrai qualche stella cadente o qualche lucciola!



3. Fare l’aperitivo
Il drink pre-cena accompagnato da stuzzichini è una tradizione associata alla dolce vita, ormai un must irrinunciabile, un momento di relax e convivialità. Che sia in campagna, vista mare o in un piccolo borgo medievale, quel che conta è la condivisione e la spensieratezza!



4. Andare al mercato in Toscana
La Toscana è piena di mercati più o meno grandi, a cadenza settimanale o mensile, che coinvolgono alcune aree cittadine, dai piccoli borghi ai paesi più grandi. Ogni local va al mercato, si tratta di una sorta di appuntamento irrinunciabile!
Ci sono mercati specializzati nella vendita di alcuni prodotti, come quelli dell’Antiquariato che si tengono ad Arezzo e a Greve in Chianti ad esempio, mercati “settoriali”, dedicati alla vendita di prodotti di nicchia e mercati misti, dove si trova un po’ di tutto, dall’abbigliamento, alle piante, alle verdure fresche, agli attrezzi per il bricolage al buon cibo preparato sui furgoni, antenati del più noto street food.
I mercati sono una sorta di finestra sulla cultura locale ed un luogo dove trovare prodotti autentici, avendo la pazienza di “spulciare” tra i vari prodotti!


5. Fare colazione con la pizza rossa o con il panino al prosciutto crudo
L’icona indiscussa della colazione italiana è la brioche, accompagnata dal cappuccino o dall’espresso. In Toscana abbiamo deciso di alzare l’asticella e puntare su una colazione “corroborante”, quella che facevano i contadini nei campi e che ci preparavano le nostre nonne!
La pizza rossa “appaiata” consiste in una pizza senza mozzarella, croccante, molto unta, con un retrogusto dolce dato dalla salsa di pomodoro. Mangiarla da piccoli era una tragedia annunciata: nessuno scampava alle macchie rossa sulla maglietta! Trovarne una fatta come una volta non è semplice: è un gioiellino la cui ricetta è custodita gelosamente dai pochi, piccoli alimentari sopravvissuti alla grande distribuzione.
Del panino al prosciutto crudo che dire: non sei toscano se non lo ami! Dalle due fette di pane alla rosetta, l’importante è che il prosciutto sia “tirato” e con un’abbondante fascia di grasso! What else?!
E tu hai mai provato la dolce vita in Toscana?!